martedì 27 settembre 2011

Mysterious Island



Mysterious Island
Cina, 2011. Di Kai Cheung Chun. Con Jordan Chan, Mimi Yang, Tien You Chi, You-Nam Wong. Genere: Horror. Durata: 99'


Caso più unico che raro. Un film horror cinese mainland esente da censura. Fatto vuole che gli horror cinesi fossero al centro dei controlli della censura cinese, che impone la massima verosomiglianza nelle sceneggiature dei prodotti cinematografici. Per questo motivo film come il gradevole "Suffocation" sfruttavano i momenti di terrore e tensione nelle scene oniriche. Fa strano vedere un film come "Mysterious Island", spacciato in patria e nel mondo come un film sanguinosissimo, sulla scia dei torture porn americani. Poteva la Cina essere esclusa dallo stato di culto internazionale di cui godono ormai da tempo le pellicole coreane, giapponesi, thai, hongkongesi e, da poco, taiwanesi? Ovvio che no, e forse è meglio così. è bello vedere un cinema sottoposto a regole ferree finalmente trovare un po' di aria respirabile. Purtroppo, però, succede che "Mysterious Island" si rivela un film molto deludente.


Un film che, sicuramente, non annoia mai, grazie al ritmo sostenuto che il regista riesce a costruire, calibrando suspense, azione, ritmo e sobbalzi sulla poltrona con grande maestria. Nonostante i poster promozionali incitanti all'horror più sanguineo, però, l'emoglobina in questa nuova prova della paura mainland latita. è un film che sembra uscito dagli anni '80, dove si sfrutta un pretesto subito mandato a puttane per giustificare il massacro dei soliti bellocci (un survival reality show, originalità portaci via), che non viene mai mostrato, o quasi. "Mysterious Island" sembra uno di quei brutti slasher che gli Stati Uniti ci propinava allora, come tutt'ora, ma con un filino di classe in più. Il mistero alla base del film è una leggenda ubrana, subito accantonata, ma comunque inquietante e interessante: l'isola dovrebbe essere infestata dagli spettri degli abitanti lebbrosi di un antico villaggio lasciati lì a marcire.

E quindi che cos'è? La classica ghost story asiatica? Un survival thriller? Uno slasher? Boh. è un horror indeciso sulla strada da prendere e, prima, si apre quasi come un action, con i protagonisti che combattono contro le insidie della natura, poi cerca di spaventare con i soliti violini opprimenti e i sobbalzi improvvisi, poi si fa slasher e poi tenta la strada del torture porn solo per pochi secondi, giusto per non contraddire le intenzioni iniziali. è ben girato, ma non riesce ad essere convincente: é un film prevedibile e di personaggi irrilevanti che non fanno altro che dirsi "Sei tu l'assassino!" "No, sei tu!",come in una qualsiasi scialba copia di "Scream": A poco serve l'indovinato e minaccioso paesaggio naturale, il regista lo sfrutta molto poco, forse preferendosi soffermare sulle (notevoli) curve delle protagoniste femminili.



Alla fine c'è l'aspettato colpo di scena (purtroppo telefonato) e la classica eroina gnocca senza macchia e senza paura che salva la situazione, prima dell'immancabile cliffhanger.

Insomma, un film deludente e tremendamente inutile, che non annoia e riesce persino a divertire, ma che è prevedibile e quasi televisivo. Come leggere per filo e per segno un libro che già si conosce a memoria. Un peccato, bisognerà vedere gli sviluppi del cinema di genere cinese. Ma non allarmatevi: il trailer di "The Devil Inside Me" promette molto bene.



IL MIO VOTO: 4.0







Trailer: 



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