venerdì 16 settembre 2011

Haunted Universities



Haunted Universities
Thailandia, 2009. Di Bunjong Sinthanamongkolkul. Con Anna Reese, Ashiraya Peerapatkunchaya, Atis Amornwetch, Pantila Fuglin, Panward Hemmanee, Pangsit Piseesotgan, Parinya Gamwongwan. Genere: Thriller/Horror. Durata: 104'

Tre universitari, durante le vacanze, decidono di raccontarsi storie dell'orrore mentre, sul posto di volontariato (si occupano di cadaveri) , si annoiano: Pon e Jimmy credono che il bagno delle ragazze sia infestato dallo spettro di una suicida, una ragazza è ossessionata da un ascensore rosso e maledetto, uno studente di medicina è terrorizzato dai cadaveri dell'obitorio in cui pratica e la bella Saa incontra un sadico stalker su internet...

Ci sono volte in cui ci speri, forse perchè hai fiducia, forse per passione. Fatto sta che ho atteso questo "Haunted Universities", presentato in patria thailandese praticamente come un horror imprescindibile, sulla scia di ottimi prodotti come "Shutter", "Alone" o "4bia". Ebbene, non si tratta che di marketing.
Perchè "Haunted Universities" è un film orrendo.
Un horror senza ritmo, con un'assoluta incapacità di incutere un minimo o mero brivido, di dare qualche scena ad alta tensione o di incutere anche disgusto (qui si salva solo una scena: terribile e agghiacciante come quella di un uomo che colpisce con una mazza da golf una pallina tenuta in bocca da una ragazza legata a terra). Un film inutile che si diapana in una manciata di storie prevedibilissime e incomprensibili (non tanto perchè siano complesse nella struttura narrativa, anzi, ma è perchè lo spettatore si annoia a tal punto da perdere il filo del discorso).

Un film che riprende le solite cose (immancabile fantasma capelluto e cliché vari, compresa la solita storia pseudo-ospedaliera), senza inserire un minimo di innovazione. Ma si sa: i filmetti di brivido con personaggi di spicco (guarda caso ragazze bellissime e formose, ragazzi-idol...) fanno gola ai produttori e ai loro portafogli.

E dire che un film del genere venga dalla Thailandia, paese che, seppur tra la molta sporcizia, sta realizzando i film dell'orrore contemporanei più interessanti in circolazione. Peccato, a giudicare dalla regia senz'anima (sebbene la produzione sia, ovviamente, ad alto budget) il film è degno solo di un passaggio televisivo pomeridiano e questo la dice tutta.

Vogliamo poi parlare dell'indicibile finale? No, meglio sorvolare o il voto potrebbe scendere ulteriormente.

Ma ciò che è peggio è la durata del film: 105 minuti. Un calvario.

IL MIO VOTO: 3.0







Trailer: 




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