lunedì 26 settembre 2011

Five Senses Of Eros

Five Senses Of Eros
Corea Del Sud, 2009. Di: Byun Hyuk, Hur Jin-ho, Min Kyu-Dong, Oh Ki-hwan, Yu Yong-sik. Con: Bae Chong-ok, Cha Su-yeon, Eom Jeong-hwa, Hwang Jung Mi, Jang Hyuk, Kim Dong-wuk, Kim Gyu-ri, Kim Hyo-jin, John D. Kim, Kim Kang-woo, Kim Su-ro. Genere: Drammatico/Romantico/Film A Episodi. Durata: 128'

Cinque registi coreani raccontano l'eros a modo loro: un uomo sposato rimane impressionato dalla bellezza di una ragazza incontrata sul treno, una coppia cerca di vivere al pieno l'amore prima che lei muoia consumata da una malattia, due attrici sul set di un film horror si contendono lo stesso uomo, due donne che hanno avuto una relazione con un uomo ora morto, distrutte dal trauma, intrattengono un morboso rapporto di amore e odio e degli adolescenti, quasi per gioco, decidono di scambiarsi i partner...

Film che poteva essere interessante, ma che finisce con l'essere la più pudica e finta introspezione dell'eros,inteso non tanto come amore o come atto sessuale, ma come pura attrazione improvvisa per un altro essere umano.

Dei cinque episodi, che tentano di tratteggiare il rapporto di coppia, solo il primo merita davvero: è più in tema, ha una storia abbastanza originale ed interessante e caratterizza molto bene i suoi personaggi, grazie anche all'ingegnosa voice-off, mai lagnosa e per una volta funzionale, nonostante il poco tempo a disposizione. Un corto vincente, che affossa totalmente i successivi, praticamente inutili.

Il secondo ha la passione della carica erotica, ma è irrilevante, nonostante il regista sia Hur Jin-Ho, pioniere del melodramma, quasi quanto il quinto, che ha un'ottima idea di fondo ma non la sviluppa appieno, finendo tristemente nell'anonimato.

Il terzo è orrendo quanto il film che viene girato nell'episodio, buttandola orrendamente nel videoclipparo e in caciara, con due protagoniste irritanti, e il quarto è noiosissimo e inconcludente, ma con qualche buon spunto alla base (il bondage) e una tendenza verso il surreale molto convincente, l'unico (escluso il primo che la supera) a raggiungere la sufficienza, grazie anche ad una bella introspezione sadomasochistica dell'amore lesbico.

Peccato che il film sia un'agghiacciante delusione, destinata a far storcere il naso a tutti. Faticoso ed interminabile, non mantiene neppure quello che promette (l'eros)e diventa soporifero.

IL MIO VOTO: 5.5








Trailer:


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