giovedì 8 settembre 2011

Exhausted



Exhausted

Corea Del Sud, 2008. Di Kim Gok. Con Liu Jang, Keun-young Oh, Ji-hwan Park. Genere: Drammatico. Durata: 130'. 

Una donna sordomuta vive senza casa in una zona industriale coreana. Trovata da un uomo affettuoso che le offre casa e affetto, la donna viene spinta a prostituirsi. L'amicizia con una donna porterà la vicenda a tragiche e sanguinose conseguenze...

in due ore e dieci, con dialoghi pressocchè assenti, Kim Gok, tra i più outsider del nuovo cinema indipendente coreano, racconta la cruda e disturbante storia di una ragazza sordomuta che si trova a prostituirsi pur di vivere. Girato totalmente in 16mm, come un Blair Witch Project sul dolore, "Exhausted" dimostra ancora una volta il talento di Gok (qui solista e non con il fratello Sun, con cui ha fatto altri film estremi e più di denuncia sociale/politica), perfettamente in grado di mettere in piedi una disturbante sì, ma anche dolorosamente verosimile vicenda di terrore e malessere umano. Un altro sconcertante ritratto della brutalità umana che, per un film che, per una volta non ha il solo obiettivo di spiazzare, ma anche di renderci partecipi di emozioni di grande impatto, toccando sì vertici sanguinei, ma con pathos ed eleganza.

Straordinario il finale privo di audio (bellissima l'idea di scarnificazione dei suoni, i pochi dialoghi sono tutti all'inizio, sul finale viene eliminato anche l'audio in toto) , dopo una mezz'ora abbondante di sfoghi, urla e carne. Pessimista? Sì. Come tutta l'opera di Kim Gok, il più feroce indagatore della crudeltà e dell'oscurità umana. Anche se qui un po' di speranza c'è. Bellissime le scene in campo lungo, con le fabbriche, i campi, il mare.
Un film NON PER TUTTI, e assolutamente vietato a chi è facilmente impressionabile. Per chi ama le opere in grado di far provare palpabili emozioni e che non hanno paura di osare sia stilisticamente che narrativamente, invece, è da non perdere.

IL MIO VOTO: 8.5









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