giovedì 8 settembre 2011

Blissfully Yours



Blissfully Yours
Thailandia, 2002. Di Apichatpong Weerasethakul. Con Min Oo, Kanokporn Tongaram, Jenjira Jansuda, Kanitpat Premki. Genere: Drammatico. Durata: 123'.

Due diverse generazioni. Due coppie. Una di giovani e l'altra di anziani si immergono nella foresta thailandese alla ricerca di loro stessi, delle loro emozioni più pure. Min è un immigrato birmano con la nostalgia della sua famiglia, è costantemente ammalato e ha la schiena che gli va a pezzi. Orn è la sua ragazza, fragile e dolce, ma in completa simbiosi con la natura circostante. Roong è la donna che tiene con sé Min, il quale non può lavorare per mancanza di certificato medico d'ottima salute.

"Blissfully Yours" è uno dei grandi capolavori degli ultimi vent'anni e non scherzo. Perchè io abuso spesso del termine "capolavoro", forse per euforia, forse per la gioia di aver visto un film che mi ha migliorato, ma in questo caso la parola "capolavoro" si addice alla perfezione per questo pezzo d'arte.
Apichatpong Weerasethakul (nome incomprensibile, impronunciabile, quanto affascinante) realizza un'estasi della settima arte, distruggendo tutti i preconcetti tipici del cinema. Distrugge, taglia , stupra la pellicola e ne fa uscire un gioiello.

Solo un genio potrebbe spiattellarti senza alcuna presentazione una trama -non-trama dai limiti documentaristici e poi far partire i titoli di testa dopo 45 minuti di film, una volta che lo spettatore si è addentrato in questa bizzarra vicenda di vite umane e in cui i titoli appaiono completamente inaspettati.
Solo un genio sarebbe in grado di scomporre i suoni, le immagini, sovraimprimere alla realtà la finzione del ricordo. Disegni, voice-off e quant'altro. E questo solo quando si viene a conoscenza in profondità di una vita fragile e distrutta. Quella del protagonista.

"Blissfully Yours" incanta e gioca con lo spettatore, immergendolo nei paesaggi imagnifici di una foresta thailandese selvaggia quanto intrigante. Sembra di sentirne il clima arido, di star vicino a quelle anime perdute.

Di spiarli mentre scopano nell'erba, lasciandosi trasportare da un orgasmo immagnifico.
Sembra di vivere i loro sogni, le loro paure, i loro desideri e i loro ricordi che si disperdono sulla sabbia perchè, per essere felici bisogna dimenticarsi tutto.

Bisognerebbe masturbarsi della vita, fissando un cielo nuvoloso, ma pieno di speranza, fotografato in un finale di rara bellezza.

"Blissfully Yours" è il testamento di un'arte in completa evoluzione, firmata da uno dei cineasti contemporanei più interessanti in circolazione e di cui mi sento in dovere di consigliare il prezioso "Syndromes And A Century".


IL MIO VOTO: 10.0










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