A Drowning Man
Giappone, 2002. Di Naoki Ichio. Con Shinya Tsukamoto, Reiko Kataoka, Hida Senko. Genere: Drammatico. Durata: 83'
Kumiko e Tokio sono una coppia felice. Lei è una casalinga tranquilla che scopre di essere incinta, lui è un uomo d'affari che ama la sua donna. Un giorno Kumiko annega nella vasca dal bagno e preso dal panico Tokio non chiama l'ambulanza e non sa cosa fare. Dopo quest'attimo di terrore, riesce a salvare Kumiko, ma da questo episodio comincia ad interrogarsi se lui sia davvero innamorato di Kumiko e comincia ad essere afflitto dai sensi di colpa. Intanto Kumiko cerca di sopportare una madre troppo apprensiva che non l'ha mai amata...
è bellissimo vedere quanto il cinema vero possa sopravvivere, possa sopravvivere dalla furia commericale di certe operette insulse e continuare a sopravvivere, andando avanti, avvicinandosi sempre più al concetto di arte.
E' da tempo che non si vedeva una simile opera. Così bella da spaventare, così suadente da entrare e graffiare l'anima. Mai viste delle inquadrature così statiche e vitali allo stesso tempo, grondanti di emozioni, di anime e di arte. Una visione di cinema difficilissima da trovare, così femminile, così oltre l'etichetta del genere.
"A Drowning Man" è un film surreale, drammatico, lirico e dolente. Poetico nella sua fredda messa in scena, così quotidiano da avvicinarsi per un filo alle opere di Ozu. Una storia che affiora nella follia cavalcando gli stilemi di vita e morte e posizionandosi da nessuno dei due antipodi.
Vorrei esagerare, ma non lo faccio perchè quest'opera merita la lode che necessità. Film del genere resteranno per sempre relegati ad un piccolo pubblico, lontano dalla celebrità, come è giusto che sia. Sconosciuto è, infatti.
Interpretazione superba dell'attrice protagonista, Reiko Kataoka, così realistica e dolente da far male. Bravo anche Shinya Tsukamoto, che dimostra il suo talento attoriale, oltre che registico.
Un film da recuperare ed amare. Un gioiello del genere merita senz'altro un po' di considerazione. Purtroppo resta il primo e ultimo film di Naoki Ichio, regista donna dal talento indubbio.
IL MIO VOTO: 9.5
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