Abesada- L'Abisso Dei Sensi
Giappone, 1975. Di Noboru Tanaka. Con Junko Miyashita, Eimei Esumi, Genshu Hayanagi, Yoshie Kitsuda. Genere: Drammatico/Erotico. Durata: 82'
Due anni prima del capolavoro di Oshima "Ecco L'Impero Dei Sensi", già Noboru Tanaka, pioniere del pinku eiga giapponese e realizzatore di cult voyeuristici intramontabili come "The Watcher In The Attic", trattò il vero, efferato crimine sessuale di Sada Abe, la donna che amava così tanto il suo uomo da ucciderlo ed evirarlo. Dopo aver visto e adorato, più volte, la versione di Oshima era impossibile che la versione di Tanaka fosse migliore, e in effetti è così: è un film altalenante, pieno di difetti quanto di ottimi spunti.
Mancano le grandi trovate visive di Oshima, che fecero la storia del cinema erotico (l'uovo in primis, ma anche la straordinaria orgia di geishe), ma il film di Tanaka non accellera sul lato morboso e sessuale della relazione, sebbene le scene di sesso non manchino. Sembra più interessato nell'inquadrare il malessere di un rapporto impossibile, concentrandosi molto di più sul lato sanguineo del rapporto (l'evirazione e l'incisione dei nomi sulla carne del cadavere dell'uomo filmate in tempo reale).
Non è un film d'autore, perchè nasce come exploitation, al contrario di Oshima, che parlava del malessere sessuale con le sue iperboli, ma Tanaka approfondisce il personaggio di Sada, raccontando anche il suo passato e il post-omicidio (dove invece Oshima si fermava), oltre che lanciando uno sguardo sulla situazione storica degli anni '30 giapponesi, prendendo quasi la strada della telecronaca.
La visione è piacevole e il film scorre molto bene (guardatelo in lingua originale però! Il doppiaggio è terribilmente osceno), ma non si raggiungono mai vette di poesia o di bellezza. Qualche buona intuizione nel finale c'è, ma servono a portare questo film ad una spanna sopra altri prodotti medi della nikkatsu.
Bravissima Junko Miyashita, regina indiscussa del genere, qui espressiva ed estremamente sensuale, oltre che inquietantemente psicotica.
Consiglio, comunque, la visione, ai fans di uno dei film erotici più importanti di sempre, per completismo.
Mancano le grandi trovate visive di Oshima, che fecero la storia del cinema erotico (l'uovo in primis, ma anche la straordinaria orgia di geishe), ma il film di Tanaka non accellera sul lato morboso e sessuale della relazione, sebbene le scene di sesso non manchino. Sembra più interessato nell'inquadrare il malessere di un rapporto impossibile, concentrandosi molto di più sul lato sanguineo del rapporto (l'evirazione e l'incisione dei nomi sulla carne del cadavere dell'uomo filmate in tempo reale).
Non è un film d'autore, perchè nasce come exploitation, al contrario di Oshima, che parlava del malessere sessuale con le sue iperboli, ma Tanaka approfondisce il personaggio di Sada, raccontando anche il suo passato e il post-omicidio (dove invece Oshima si fermava), oltre che lanciando uno sguardo sulla situazione storica degli anni '30 giapponesi, prendendo quasi la strada della telecronaca.
La visione è piacevole e il film scorre molto bene (guardatelo in lingua originale però! Il doppiaggio è terribilmente osceno), ma non si raggiungono mai vette di poesia o di bellezza. Qualche buona intuizione nel finale c'è, ma servono a portare questo film ad una spanna sopra altri prodotti medi della nikkatsu.
Bravissima Junko Miyashita, regina indiscussa del genere, qui espressiva ed estremamente sensuale, oltre che inquietantemente psicotica.
Consiglio, comunque, la visione, ai fans di uno dei film erotici più importanti di sempre, per completismo.
IL MIO VOTO: 6.5
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