The Presence
USA, 2010. Di Tom Provost. Con Mira Sorvino, Shane West, Justin Kirk, Tony Curran, Muse Watson, Deobia Oparei. Genere: Horror. Durata: 88'.
Horror? Horror? Ma cosa? Ma perchè? "The Presence" non è altro che un insulso, noiosissimo melodrammone con il vizio della ghost story (insomma, la classica vaccata romantica che vorrebbe essere di genere, vergognandosi delle proprie aspirazioni). A parte la protagonista, la recitazione è scadente, i dialoghi orrendi e scritti da un pazzo sotto l'effetto di droghe pesanti, un fantasma insopportabile e cool che sembra un Robert Pattinson dei poveri (e già l'originale, in fatto di inespressività e antipatia non è da meno, ma qua si tocca proprio il fondo).
L'ambientazione poteva essere inquietante e la luce di una torcia nel buio può sempre portare dei brividi, ma le orrende ed invasive musiche e l'assenza di tensione non lasciano nemmeno quei piccoli balzi che ci si aspetterebbe da una ghost story di serie b. E io ADORO le ghost stories.
Insopportabile. Il primo dialogo si sente dopo venti minuti di film, non tanto per una scelta registica, visto che le musiche prevalgono su tutto, ma forse era meglio così.
Ad un certo punto ho iniziato a saltare i minuti, nella vana attesa che qualcosa accadesse. Il fatto che la protagonista si accorga solo a dieci minuti dalla fine che una presenza invada la sua casa è sconcertante, ma il fatto che provi a dialogarci è peggio del trash. Da cestinare.
IL MIO VOTO: 0.0
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