Boys Love
Giappone, 2006. Di Kotaro Terauchi. Con Atsumi Kanno, Takumi Saito, Masashi Taniguchi. Genere: Drammatico. Durata: 84'
Un giovane e talentuoso reporter etero è incaricato di redigere un articolo su un promettente e giovane artista, già celebre nel campo artistico nonostante vada ancora al liceo: è Noel, tenebroso e dichiaratamente omosessuale, che cambia fidanzati come se fossero calzini. Nonostante la sua eterosessualità, il protagonista, sotto le provocazioni del suo oggetto di studi, si lascia intimorire e pressare dai dubbi, finchè la loro relazione non porterà a tragici eventi...
Il regista è quello del discreto seguito dell'ottimo e sottovalutato horror di Shiraishi "A Slit-Mouthed Woman", che rinnovava la vicenda del fantasma femminile dalla bocca squarciata con un bel po' di sano splatter, eppure qui Terauchi, sebbene navighi nel cinema homevideo, sembra irriconoscibile. Il film, dal grandissimo successo, non solo in patria, ma soprattutto in Germania è la solita, vecchia e bruttina storiella queer destinata a rubare i portafogli di arrapate giovincelle nipponiche (e non solo) che vorrebbero solo vedere i loro preferiti bellimbusti scambiarsi un po' di baci proibiti e un po' di più (c'è una mezza scena erotica abbastanza spinta).
Il film è banale, scontato, recitato malissimo dai soliti idol dal viso caruccio ma privo di ogni espressione (salvo il protagonista giornalista che se la cavicchia), che ricoprono orrendi ruoli stereotipati (ma quante volte lo si è visto il ribelle con i capelli lunghi che fa il bastardo con quello che lo brama?) in una storia talmente scritta male, da rasentare il ridicolo quando si butta in banalissimi twist ending del peggior shojo manga e un finale da tragedia greca che la butta un po' sul ridicolo.
Qualcosa di buono c'è (il tema della confusione giovanile, sebbene molto trattato nel cinema giapponese, è un tema che fa sempre piacere), ma molto poco, soprattutto quando non esiste una fotografia e la stessa regia di Terauchi ha un che di troppo televisivo. Rimandato a settembre, nonostante il suo enorme successo e un seguito, si dice, più cinematografico: "Boys Love 2".
IL MIO VOTO: 5.0
Giappone, 2006. Di Kotaro Terauchi. Con Atsumi Kanno, Takumi Saito, Masashi Taniguchi. Genere: Drammatico. Durata: 84'
Un giovane e talentuoso reporter etero è incaricato di redigere un articolo su un promettente e giovane artista, già celebre nel campo artistico nonostante vada ancora al liceo: è Noel, tenebroso e dichiaratamente omosessuale, che cambia fidanzati come se fossero calzini. Nonostante la sua eterosessualità, il protagonista, sotto le provocazioni del suo oggetto di studi, si lascia intimorire e pressare dai dubbi, finchè la loro relazione non porterà a tragici eventi...
Il regista è quello del discreto seguito dell'ottimo e sottovalutato horror di Shiraishi "A Slit-Mouthed Woman", che rinnovava la vicenda del fantasma femminile dalla bocca squarciata con un bel po' di sano splatter, eppure qui Terauchi, sebbene navighi nel cinema homevideo, sembra irriconoscibile. Il film, dal grandissimo successo, non solo in patria, ma soprattutto in Germania è la solita, vecchia e bruttina storiella queer destinata a rubare i portafogli di arrapate giovincelle nipponiche (e non solo) che vorrebbero solo vedere i loro preferiti bellimbusti scambiarsi un po' di baci proibiti e un po' di più (c'è una mezza scena erotica abbastanza spinta).
Il film è banale, scontato, recitato malissimo dai soliti idol dal viso caruccio ma privo di ogni espressione (salvo il protagonista giornalista che se la cavicchia), che ricoprono orrendi ruoli stereotipati (ma quante volte lo si è visto il ribelle con i capelli lunghi che fa il bastardo con quello che lo brama?) in una storia talmente scritta male, da rasentare il ridicolo quando si butta in banalissimi twist ending del peggior shojo manga e un finale da tragedia greca che la butta un po' sul ridicolo.
Qualcosa di buono c'è (il tema della confusione giovanile, sebbene molto trattato nel cinema giapponese, è un tema che fa sempre piacere), ma molto poco, soprattutto quando non esiste una fotografia e la stessa regia di Terauchi ha un che di troppo televisivo. Rimandato a settembre, nonostante il suo enorme successo e un seguito, si dice, più cinematografico: "Boys Love 2".
IL MIO VOTO: 5.0
5 è un voto anche troppo alto a parer mio! Grazie al cielo qualcuno la pensa come me su questo film. Cominciavo a chiedermi se sono io quella coi gusti strani o se è la maggioranza a prendere per oro colato qualsiasi cosa (anche la più colossale spazzatura) venga dal Giappone.
RispondiEliminaIo continuo a credere sia la seconda...
(non c'entra nulla ma... Ferro 3 è un film bellissimo. Hai recensito anche quello per caso?)
Ferro 3 è il mio film preferito in assoluto. Una mini recensione la trovi nello speciale di Kim Ki-Duk.
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