Boys Of Tomorrow
Corea Del Sud, 2006. Di No Dong-Seok. Con Yo Ah-In, Byeong-seok Kim,Choi Jae-Sung, Dong-ho Lee, Yo-han, Park Hyeok-Kwon, Lee Ho-Seong. Genere: Drammatico. Durata: 93'
Due ragazzi di famiglie povere e loro destini che si incrociano: Ki-Su suona la batteria e lavora in un autolavaggio e protegge Jong-Dae, poichè si sente in colpa di quando l'ha ferito profondamente da bambino.
Del canto suo, Jong-Dae vorrebbe avere una pistola per risolvere ogni suo problema...
Avevo grossissime aspettative su questo coming-of-age coreano, considerando le enormi carte in tavola che possedeva: una bella trama che poteva indurre a tragedie sussurrate, delirio, rabbia, voglia di spaccare tutto ecc. e un tentativo ammirevole (per quanto risaputo, anche se è un tema che va sempre approfondito) di dipingere un appassionato ritratto ai giovani che hanno perso il futuro, o per stato economico o per un nipote da accudire. Giovani che hanno perso la speranza, ma che si illudono di riaverla, con l'amore o la forza.
"Boys Of Tomorrow", purtroppo, pur essendo un bel film, sicuramente interessante è l'opera ingenua di un regista che dimosterà, più avanti, di acquistare più maturità (con il non eccezionale, ma delizioso "Daytime Drinking", ad esempio). I temi a disposizione vengono un po' banalizzati da diversi personaggi, come quello di Ki-Soo (tutta via interpretato da un ottimo attore),che pare un po' una cartolina e la sceneggiatura è stracolma di buchi narrativi. Brutto il finale, un po' lasciato alla dilatazione del tempo, con tanto di fermo immagine vagamente trash.
Bellissime invece la regia in digitale, la fotografia cupa e sterile, ma soprattutto quella mezz'ora di pura e cruda violenza verso la fine, dove il film diventa finalmente sporco, finalmente cattivo e spietato dopo un'ora nteressante, ma che non sapeva bene da che parte andare.
Un film che supera di netto la sufficienza, grazie anche ad un'ottima accoppiata di attori, ma che purtroppo non mantiene tutto ciò che prometteva. Lascia un po' a bocca aperta, anche perchè tutto il melodramma sembra troppo calcolato, troppo "preparato". Troppo tutto. Tanto vale soffermarsi sul bel significato che ruota attorno a tutto il film, a cominciare dal titolo: esiste davvero un "domani"?
IL MIO VOTO: 6.0
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