sabato 29 ottobre 2011

The Whispering Of The Gods

The Whispering Of The Gods
Giappone, 2005. Di Tatsushi Omori. Con Hirofumi Arai, Reona Hirota, Megumi Sawara, Keita Kimura, Nao Omori, Genta Dairaku, Masashi Yamamoto, Akifumi Miura, Akaji Maro, Renji Ishibashi, Kei Sato, Takayuki Tsuwa. Genere: Drammatico. Durata: 107'. 


Film straordinario, doloroso e sconvolgente come pochi. Forse uno dei pochi in cui chi vuole compiere i peccati più turpi è più fragile dei così detti "Puri". Critica acidissima nei confronti della società, dei tòpos, dell'innocenza e della colpa, non tanto della Chiesa Cattolica; anzi, non c'è il minimo accenno (se non proprio minimo, come nel confessionale) alla fede, ma bensì alla castità nascosta dietro ad una veste. C'è un'aberrante critica verso gli ipocriti, verso i falsi buoni, verso chi usa la fragilità altrui per sconfiggere i propri dolori.

"The Whispering Of The Gods" è uno strarodinario affresco di stupende inquadrature fisse, sulla neve, sulla cenere, sui pianti, sui corpi inermi che si muovono in spazi aperti e ristretti. Non mancano argomenti scottanti (pedofilia, traumi infantili, stupro, omicidio), ma vengono inseriti in un contesto talmente etereo da non diventare banale exploitation, ma anzi, diventano un silenziosissimo dolore che corrode l'anima dei protagonisti. Lo schock nasce dai silenzi, dalla terribile e nefasta tranquillità che distrugge questa popolazione rurale che si aggrappa agli ideali di feda. 

Un film enorme e, ingiustamente, sconosciuto (alla sua uscita, tutta via, fece molto discutere in Giappone per il suo innovativo modo di osare senza alcun pudore), che trova nella lunghissima parte finale in cui i personaggi impazziscono pur dilenire le proprie debolezze, con grazia, tra perversioni che portano ai pianti, fino all'ultimo, atto trasgressivo finale, l'unico dell'intero film ad essere, però, vero amore. L'incrocio di sguardi tra inquadrature fisse, orgasmi sommessi, silenzio e la contrapposizione di bene e male che non esiste solo negli odori. Puro genio.

Una poesia struggente, quanto scioccante. Un film che è un grido di battaglia da recuperare.



VOTO: 9.5
















Trailer: 


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