venerdì 7 ottobre 2011

The Victim


The Victim
Thailandia, 2006. Di Monthon Arayangkoon. Con Pitchanart Sakakorn, Apasiri Nitibhon, Penpak Sirikul, Chokchai Charoensuk, Kiradej Ketakinta. Genere: Horror. Durata: 104'

Il sogno di Ting è essere un'attrice di successo. Spigliata, carina e simpatica, la ragazza viene assoldata dalla poliza per interpretare le vittime di alcuni atroci delitti nella ricostruzione dei casi da indagare. Insomma, non è il lavoro che Ting desiderava, ma considerandola una sorta di gavetta...accetta. E subito viene assediata da atroci visioni e fantasmi affamati... Come farà Ting ad acquietare gli spiriti? 


Monthon Arayangkoon, conosciuto in occidente soprattutto per aver introdotto il kaiju eiga in patria con "Garuda", mi aveva già sorpreso negativamente con il pasticciato "The House", che puntava a spaventare lo spettatore con rumori forti, sangue e dimenticandosi completamente di una trama che, semplicissima, riusciva comunque a far acqua da tutte le parti. "The Victim" l'avevo già visto, ma non ricordandolo molto, ho deciso di dargli un'altra chance.

Di certo, il film (considerato da molti come uno dei migliori horror thai in circolazione) ha molto più da dire rispetto al bruttissimo "The House", ma anche qui le cose non vanno proprio per il verso giusto.
Cominciamo a dire che lo spunto di partenza è ottimo, ma talmente sottile da lasciarsi dietro una caterva di spettri e spaventi improvvisi gratuiti, senza mai colpire veramente nel segno e senza inchiodare mai lo spettatore alla poltrona, ma anzi, annoiandolo a morte.

La protagonista è brava e cerca di fare del suo meglio in un film in cui il suo personaggio è sciocchino e stereotipato ,che non fa altro se non introdursi in luoghi oscuri con una torcia o urlare terrorizzata. Insomma, la sceneggiatura latita e anche quando cerca di uniformare il tutto con un unico mistero di fondo annega un film debole nella noia (risollevato solo dalla bellissima scena in cui la protagonista viene toccata da una miriade di spettri in un oscuro corridoio).

Ne esce un horror molto debole, prevedibile, incapace di destare interesse: troppo lungo, prolisso, noioso. I brividi non mancano (sebbene siano molto pochi), ma ha davvero senso accontentarsi di così poco da un paese in cui stanno arrivando i migliori horror contemporanei? No. Non basta. E pensare che c'è chi lo elogia. Mediocre.


IL MIO VOTO: 4.5






Trailer:


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