giovedì 13 ottobre 2011

No Smoking



No Smoking
India, 2007. Di Anurag Kashyap. Con John Abraham, Ayesha Takia, Paresh Rawal, Ranvir Shorey, Joy Fernandes, Kiku Sharda, Sanjay Singh. Genere: Thriller. Durata: 123'

Bombay. K è un uomo d'affari ricco,bello, impossibile. E' sposato con Anjali, una ragazza bellissima e dolce, e vive beatamente tra macchine sportive, tecnologia di lusso, giacce e cravatte come se piovessero... C'è solo una cosa che disturba la sua vita perfetta, ed è il vizio maggiore di K: Il fumo. K fuma. Troppo. E per colpa del suo vizio sta rovinando la sua stessa vita: Anjali sta pensando di lasciarlo e il fratello sta per morire di cancro ai polmoni per colpa sua.
Poichè Anjali minaccia il divorzio, K, sotto consiglio dell'amico Abbas, decide di iscriversi ad una clinica di disintossicazione che pare aver guarito Abbas dal vizio. I proprietari della "clinica" non sono, però, nè dottori nè tantomeno specialisti e la vita di K sta per trasformarsi in un inferno. Una sola minaccia: ad ogni sigaretta fumata un suo caro morirà o scomparirà...


Una bomba.
Sicuramente uno dei thriller più belli che abbia visto quest'anno. Parte euforico, parte cattivo, parte coinvolgente. Dura due ore e dieci ma pare che duri solo mezz'ora. Una bomba ad orologeria che parte da una magnifica idea di partenza e si snoda in un gorgo che difficilmente poteva essere raccontato con tanto esuberanza e spontaneità.

Sperimentale a tratti nel comparto tecnico e trascinato da un cast ben congedato, su tutti il protagonista efficace e perfettamente calato nel ruolo, "No Smoking" è un thriller come raramente ne avete visti.

Ci sono dei passaggi bollywoodiani con inserti musicali, invero, un po' gratuiti e forzati seppur funzionali alla storia, anche se sanno mantenersi accativanti e persino divertenti, senza cadere nel patetismo di certe imbarazzanti e improbabili coreografie indiane.

Poi arriva la parte finale, con continui sogni e risvegli, colpi di scena avvenuti e negati, metafore metafisiche ecc. (anche se la scena di K che cade nell'acqua della cella e si risveglia nella vasca da bagno è geniale), che è un po' pasticciata ma dà senso ad un finale di rara bellezza: un'immagine chiarificatrice di neanche venti secondi che, oltre ad essere talmente bella da mozzare il fiato da un senso ad un film di due ore e passa.

Difficilmente mi sento così elettrizzato dopo aver visto un thriller, eppure non smetto di elogiarlo. Il protagonista, poi, con gli occhialoni spacca.

Sicuramente da vedere.

IL MIO VOTO: 9.0









Trailer:


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