mercoledì 21 dicembre 2011

Tidal Wave



Tidal Wave
Corea Del Sud, 2009. Di Yun Je-gyun. Con Sol Kyung-gu, Ha Ji-won, Park Joong-Hoon, Eom Jeong-hwa,Lee Min-gi, Kang Ye-won, Kim In-kwon, Song Jae-ho. Genere: Catastrofico/Azione. Durata: 122'. 


Haeundae è una zona turistica e balneare della Corea Del Sud, uno dei luoghi più visitati del paese nonchè meta preferita per i turisti e per i coreani grazie alle bellissime spiagge del luogo. Man-Sik abita ad Haeundae, dove ha aperto un ristorante, ma è terrorizzato dall'acqua poichè quattro anni prima aveva perso un suo amico durante un violento tsunami. Il fratello di Man-Sik, Hyu-Sik salva una ragazza, che comincia a dargli il tormento. Nel frattempo, il geologo Kim Hwi è convinto che uno tsunami più violento di quello di quattro anni prima, stia per minacciare la Corea Del Sud. Nonostante l'allarme, la sua teoria viene ignorata. Decide, dunque, di andare ad Haeundae, dove vive la sua ex-moglie e sua figlia, che non è nemmeno in grado di riconoscerlo come suo padre. Pochi minuti dopo una chiamata al geologo annuncerà una triste realtà: una potente onda anomala colpirà la zona di Haeundae in meno di dieci minuti! 


Grossissimo disaster movie coreano che dev'essere costato un occhio della testa: effetti speciali roboanti, cast formato da nomi grossi del cinema coreano, un regista che non è certo un novellino del cinema mainstream (suo è il deludentissimo "Sex Is Zero", sorta di "American Pie" made in Korea che in patria ha ottenuto un successo devastante). Tutto lasciava presagire ad un tentativo della Corea di destreggiarsi in certo cinema Hollywoodiano à la "Day After Tomorrow". Il rischio era alto, eppure il regista riesce a dare sfogo alla sua capacità comico-melodrammatica facendo iniziare il film come se fosse una qualsiasi commedia del suo paese.


Ecco che quindi una comicità marcata viene compensata da elementi melodrammatici e romantici, che da sempre sono la base di una commedia coreana che si rispetta. Questo susseguirsi di eventi si protrae per la durata di un'ora, quando dello tsunami non si parla quasi mai. E' un'ora tediosa, difficilmente sopportabile solo per coloro che non aspettano altro se non l'onda che spazzi via tutto.


Il ritmo iniziale è carambolato tra il lento e veloce e il susseguirsi di azioni quotidiane (iperbolizzate da un calco comico-melodrammatico) è utile, seppur a tratti noioso, a conferire una descrizione profonda dei personaggi, soprattutto a livello psicologico, senza mai basarsi troppo sullo stereotipo.


Ed è qui che nasce il punto interessante di "Tidal Wave": più che dello tsunami, il regista sembra interessarsi più a come persone normali reagiscano di fronte ad una catastrofe di dimensioni bibliche. Ovviamente ci sono anche eroi disposti a sacrificarsi per altri, come ogni disaster movie che si rispetti, ma ho trovato una certa umanità nelle azioni dei personaggi, che ha contribuito a dare al film una piega realistica.


Ovviamente è la seconda parte quella più riuscita del lotto: appena lo tsunami si scorge da lontano, "Tidal Wave" esplode letteralmente in un'ora abbondante di azione dura e cruda, tentativi di fuggire, di mettersi in salvo impetuosamente. Lo spettatore segue le storie dei protagonisti che si incrociano e ne è attratto, ma al contempo sente la tristezza dei personaggi sullo schermo.


Ed è in questo che "Tidal Wave" si distanzia dai disaster movie hollywoodiani: tutto è decisamente più spontaneo, più intimo. 


Ottimo l'uso degli effetti speciali, spesso in computer graphica, ma non banali. Il cast stellare (tra cui spicca senza dubbio la star del cinema coreano Ha Ji-Won, la famosissima protagonista di pellicole come "Phone", "Love So Divine" "Nightmare") riesce a sostenere tecnicamente un ottimo film, decisamente riuscito, avvincente e divertente che tiene incollati allo schermo sino alla fine. Decisamente riuscito e perfetto per passare una serata come si deve. 


IL MIO VOTO: 7.5








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