venerdì 16 dicembre 2011

Miracolo A Le Havre





Miracolo A Le Havre
Finlandia/Francia/Germania. Di Aki Kaurismaki. Con Kati Outinen, Elina Salo, André Wilms, Quoc Dung Nguyen, Jean-Pierre Darroussin, Evelyne Didi. Genere: Commedia/Drammatico. Durata: 93'


Lo stile inconfondibile di Kaurismaki si concretizza ancora di più in questa storia, ancora una volta incarnata dalla presenza di un'attrice feticcio come Kati Outinen, splendida nella sua scostante malinconia, e dagli improvvisi primi piani.
Teatrale, volutamente retrò e con scenografie spoglie, essenziali, è impressionante come renda una trama banalissima un universo fiabesco, di personaggi splendidi e indimenticabili e di una sceneggiatura infarcita di grottesco humor non-sense, che da sempre è il perno positivo di ogni film del regista finlandese.

Caustico nel suo tratteggiare le situaizoni, affronta il problema dell'immigrazione e della riconciliazione con la famiglia meravigliosamente senza moralismi.

Un film piacevolissimo, molto lineare e semplice, eppure, come ogni film di Kaurismaki, ricco di potenza da scoprire, soprattutto sul finale. Non il suo migliore , ma sicuramente notevole e da vedere, dove le sigarette perennemente accese diventano il monito per scappare (almeno, mentalmente) dalla realtà.

Eccellente il senso di smarrimento d'epoca che il film riesce a trasmettere: oltre alla già citata tecnica retrò del film (montaggio elementare, pellicola e fotografia d'epoca, musiche invasive), alla mancanza di telefoni nelle case e di bar dove tutti fumano, si associano la presenza degli euro e dei cellulari.

PS: La traduzione italiana del titolo originale, praticamente, rovina il finale del film.



IL MIO VOTO: 8.5 









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