mercoledì 28 dicembre 2011

A Good Day To Have An Affair



A Good Day To Have An Affair
Corea Del Sud, 2007. Di Jang Moon-il. Con Kim Hye-Soo, Yoon Jin-Suh, Lee Jong-Hyuk, Lee Min-Ki. Genere: Commedia. Durata: 103'

Due casalinghe sposate e insoddisfatte trovano in una chat d'incontri la loro occasione per dare una svolta alla loro vita. "Goccia Di Rugiada" vorrebbe scoprire il sesso da un ragazzo molto più giovane di lei, uno studente universitario totalmente inesperto in materia e "Uccellino" vorrebbe solo trovare un amico con cui sfogarsi, ma l'uomo prescelto vorrebbe puntare decisamente ad altro. Le donne finiscono spesso nello stesso motel per i loro incontri e, le loro strade, sono destinate ad incrociarsi, con conseguenze inaspettate...

Commedia all'acqua di rose, che scorre bene e non annoia, ma non osa oltre l'osabile e narra senza sorprese né scossoni, fino ad un finale abbastanza deludente. è comunque un film che riesce nel tentativo di coinvolgere e intrattenere con leggerezza, riuscendo a surclassare molto cinema romantico coreano che si smoscia a metà film. 

Questo, almeno, nonostante qualche vano tentativo di commuovere verso la fine, riesce ad essere coerente con le sue intenzioni: non è una commedia per sganasciarsi, ma è un film sul significato del vero amore, che resta un'illusione, sull'importanza del matrimonio, descritto come una burocratizzazione di un amore che si spegne e sulla tendenza dell'essere umano verso il sesso prima ancora che al dialogo.
Film che è, quindi, meno stupido di quanto si possa pensare, ma che, appunto, non approfondisce e non aggiunge nulla di nuovo all'argomento, lasciando un po' a bocca asciutta. 

"A Good Day To Have An Affair" è un film che ha il giusto ritmo e riesce a far sorridere più volte e a farti immedesimare con dei personaggi che, sebbene un po' sopra le righe (lo studente imbranato, la gatta morta) riescono a mantenere una certa verosomiglianza, aiutati anche da attori eccellenti (tra cui una splendida Hye-Su Kim, già apprezzata per la sua dolente e incredibile performance nell'ottimo horror visionario "The Red Shoes"). 

Dal punto di vista tecnico, invece, è il classico film commerciale coreano: regia curata e pulita, ma abbastanza anonima, così come una fotografia colorata e curata nel dettaglio, senza troppa personalità.
Un film pensato per il pubblico, soprattutto femminile, che non si esenta da un pizzico di erotismo, toccando anche momenti da vero e proprio action-movie (quando la polizia irrompe nel motel). Insomma, da vedere se si ama il genere o se si cerca qualcosa di estremamente leggero, ma non sciocco, per tutti gli altri, prescindibile. Sulla sufficienza.

VOTO: 6.0












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