mercoledì 30 maggio 2012

Otto; Or Up With Dead People



Otto; Or Up With Dead People 
Canada/Germania, 2008. Di Bruce LaBruce. Con Jay Crisfar, Marcel Schlutt, Katharina Klewinghaus, Guido Sommer. Genere: Grottesco/Erotico/Drammatico . Durata: 89' 


"I vivi non hanno alcun rispetto per i morti. Io non è che credo di essere morto, io sono morto."

Schizofrenica metafora metafilmica sul rapporto tra corpo (carne) e anima (spiritualità/cinema/arte) ad opera di uno dei più straordinari registi underground. "Otto" è un film che non si dimentica: grottesco, delirante, spesso destabilizzante, un film che inquadra alla perfezione il disagio, l'incomunicabilità di una persona morta, non in quanto tale, ma in quanto convinta di esserlo perché incompresa dal mondo circostante. Quando muoiono gli affetti, anche tu sei morto.

Si apre, quindi, una spirale di sesso e violenza che ha radici nel sangue, nel corpo. Un film ricoperto di lividi che ti lecca con ferocia, cercando di succhiarti la vita. Un film bellissimo, girato con un paio di soldi, eppure in grado di colpire come pochi, capace di non cadere mai nel trash e di mescolare con estrema destrezza umorismo nero, pornografia, tragicità, malinconia, amore e poesia.

Assolutamente da vedere, anche se, molto probabilmente, destinato ad un pubblico ristretto.



IL MIO VOTO: 9.5









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