domenica 27 novembre 2011

Eighteen



Eighteen
Corea Del Sud, 2009. Di Jang Kun-Jae. Con Seo Joon-Yeong, Lee Min-Ji, Han Ha, Choi Hyeon-Sook, Choi Hyo-Sang, Kwon Hyeok- Poong. Genere: Drammatico. Durata: 96'


Due diciottenni si amano alla follia. Per il loro anniversario decidono di programmare, durante le vacanze invernali, una gita all'oceano solo per loro due. Al rientro, però, dovranno scontrarsi con i genitori che, sconvolti dal fatto che abbiano passato le loro giornate da soli, trascurando lo studio, impediscono loro di rivedersi fino all'uscita dal liceo. Accettano, ma lui continua a tampinare lei di nascosto, chiedendole di continuare la loro storia in segreto. Lei, che non vuole disobbedire ai genitori, è titubante e il loro rapporto s'incrina...

Livido, semplice e morbosissimo ritratto adolescenziale, finalmente verosomigliante, esente da qualsiasi squallido stereotipo, è un film splendido, diretto con efficacia e interpretato con convinzione iperrealistica. "Eighteen" è un film scritto benissimo, che scorre continuando a ferire e cicatrizzare, in uno stile che si avvicina molto al dogma95 e al cinema dei Dardenne, ma che viene riletto e rielaborato secondo l'estro artistico di questa nuova promessa del cinema coreano.

Psicologicamente violento, si srotola e snocciola le possibili distruzioni familiari alla Thomas Vinterberg per sdoganarsi in una parte finale mai così toccante, mai così oltre misura, mai così poetica senza forzature, che resta marchiata sulla carne, senza redenzione. è un viaggio limpido, cristallino, sofferto ai massimi livelli e che non raggiunge mai alcuna vetta di prevedibilità. Un dramma sincero e spiazzante, come solo in Asia sanno fare, e con un finale che rimane impresso nel cervello e non lascia scampo, senza mai finire nel melò o nel romanticume di serie z.

Un film imperdibile, realizzato per passione e con nessun (o molto basso) budget, ha vinto diversi premi in vari festival internazionali e si è fatto notare dalla critica come un esordio fulminante. Un vero e proprio gioiello da non perdere e una ventata d'aria fresca nel cinema coreano, ormai (salvo diverse eccezioni) voltato ad un cinema più spettacolarizzato e hollywoodiano.



IL MIO VOTO: 9.5











Nessun commento:

Posta un commento