sabato 18 febbraio 2012

Rainbow Boys: Right By Me



Right By Me
Thailandia, 2005. Di Thanyatom Siwanukrow. Con Jackie, Palat Ananwattanasiri, Pimpong Isarasena na Ayudhya, Wijitra Wijwonnagorn, Alex Sanchez. Genere: Commedia/Drammatico. Durata: 101' 


Ispirato ai romanzi di Alex Sanchez. Nat, simpatico ed effemminato e Tat, più introverso, sono grandi amici d'infanzia, sono gay e frequentano la stessa università. Quando arriva Ek, un bel ragazzo fidanzato con una splendida ragazza, Tat se ne innamora perdutamente e inizia a fargli da tutor. Ek, intanto, comincia sempre di più a dubitare della sua sessualità e perde interesse per la fidanzata. I tre ragazzi entreranno in un triangolo amoroso dagli esiti imprevedibili. 


Dalla trama, può sembrare sia un classico queer coming of age asiatico, delicato e per nulla banale (il capolavoro "Like Grains Of Sand" docet) o, al contrario, una commedia irriverente degli equivoci. E invece, nessuna delle due cose. Un bene? Per niente. Nonostante io dica che i migliori film sulle relazioni omosessuali, gay o lesbo che siano, (salvo eccezioni come "Shortbus", "Mysterious Skin" e altri) siano asiatici, perchè totalmente esenti dai clichè tipici del mondo gay, "Right By Me" (conosciuto anche come "Rainbow Boys") ci galleggia dentro come un pesce che se, tirato fuori dalla boccia, inizia ad annaspare, tra checche isteriche e giocatori di basket del tipo "Sono figo solo io".

Una sceneggiatura prevedibile per un film oltretutto girato e interpretato malissimo, con ossessivi e imbarazzanti fade to black, con una fotografia pressocchè assente, interni montati in due secondi e un montaggio che è andato a farsi marcire. 

E alla fine cosa resta? Cos'altro se non la solita retorica dell'accettiamoci tutti e vogliamoce bene? Poteva uscirne un ottimo lavoro, ma resta non un passo falso, quanto un eterno capitombolo giù da una rupe. 

Tirato via, noiosissimo, interminabile senza un minimo di pathos, "Right By Me" è un film completamente da dimenticare con una regia da scuola media e mi sorprende il fatto che sia stato un successo internazionale e che rientri nella classifica dei migliori coming-of-age asiatici. Quasi deprimente. 

IL MIO VOTO: 2.0








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