mercoledì 26 dicembre 2012

Luminal


Luminal
Italia/Gran Bretagna, 2004. Di Andrea Vecchiato. Con: Jameela Mutchin, Maria Papas, Denis Lavant. Genere: Drammatico/Grottesco. Durata: 90'

ra tutti i libri della Santacroce (che nonostante stia antipatica a molti, a me piace, e tanto) hanno scelto di fare un film dai due suoi romanzi completamente infilmabili, ovvero "Luminal" (da cui si ispira maggiormente) e "Destroy". Curioso di vedere come abbiano fatto a tirarci fuori un film, l'ho guardato. Ed è un calvario.

I due romanzi sono completamente diversi tra loro, nonostante si accomunino temi, tensioni e modalità di scrittura. Ma mentre "Destroy" è caldo e rabbioso, "Luminal" è di una freddezza quasi cupa, ma ha il sangue in ogni parola, in ogni lettera. Tirarne fuori un film così asettico è quasi un atto riprovevole.

Non racconta assolutamente nulla. Nel film non c'è una trama (ma neanche nel libro) e la cosa si sente, molto. Ci sono due ragazze che si fanno di droga, fanno sesso, scoprono il male del mondo, vedono i loro cari morire, li vedono irraggiungibili e si promettono di non spezzare mai la loro amicizia. Fine.
Vecchiato annega tutto questo in un clima di futuro post-moderno senza un nesso logico: stanze enormi, gallerie d'arte moderna, città soffocanti, senza un minimo di rigore. Le due protagoniste sono insignificanti, mentre i personaggi di contorno non sono altro che macchiette.

Ogni tanto spunta, in onor del kitsch, qualche trovata pessima di computer graphica. Altre volte, sembra si risollevi. Ma tra perversioni da asilo nido e violenza pudica, il risultato è freddo e poco convincente, oltre che irritante. Delle scorribande estreme raccontate dalla narrazione della scrittrice italiana resta solo un marasma inconcreto di violenza sussurrata e respinta, che non sa ferire per via di un'estetica da giornale patinato di moda. Non colpisce, non scuote. L'unica cosa che "Luminal" (il film) riesce a fare è crollare più volte, in trovate squallide e trash, in svolte insignificanti, in cambiamenti di tono e narrazione scollegati.

Tutto è di una noia mortale e la tentazione di spegnere la TV è altissima.

Hanno preso due romanzi infilmabili, dicevo.
E, come era lecito aspettarsi, ne hanno tirato fuori qualcosa da evitare come la peste.
Fortunatamente, questo film non l'ha visto nessuno.


IL MIO VOTO: 2.0 




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