I Segreti di Brokeback Mountain
USA, 2005. Di Ang Lee. Con Heath Ledger, Jake Gyllenhaal, Michelle Williams, Anne Hathaway, Randy Quaid, Linda Cardellini, Anna Faris. Genere: Drammatico. Durata: 128'
Oltre all'ammontare di commenti orrendi e ignoranti di molti commenti negativi letti in giro per la rete, probabilmente scritti da persone con un quoziente intellettivo da Grande Fratello o meno (non a caso, sono quasi tutti sgrammaticati), ciò che mi lascia impallidito è l'esaltazione di un film come questo, che testimonia la discesa verso il baratro di un (ex?) talentuoso autore taiwanese, parzialmente ristabilitosi con "Lussuria", senza mai raggiungere, almeno, a mio parere, certi fasti di illuminazione.
è un film che vorrebbe trattare una storia d'amore, ma lo fa senza convinzione, lasciandolo scivolare nella banalità, in scene di sesso senza nerbo, in un'assenza di quel minimo di tensione psicologica che gli avrebbe giovato, dando origine ad una storia stereotipata e tirata via, con una fotografia prevedibilmente splendida (aiutata dai paesaggi, quelli sì, sconvolgenti) e poetica e con buone prove recitative.
Lento? Per niente. Se non altro interminabile, perchè è un libro aperto dalla prima all'ultima inquadratura, senza riuscire a penetrare la carne con un coltello, senza lasciare traccia. è un film che vorrebbe trattare un tema difficile, ma abbastanza trito (la libertà sessuale in una società bigotta) e che necessiterebbe di maggiore originalità e freschezza che, qui, ovviamente mancano. Ang Lee dirige con garbo ma, da quando si è venduto negli USA, sembra essersi seduto sugli allori, confezionando i suoi film con una leziosità incomparabile e hollywoodiana fino al midollo, ovvero fintissima ed irritante: soprattutto se dotato di una sensibilità asiatica. Vorrebbe darsi un tono d'autore, ma non ce la fa, crollendo ripetutamente nel banalismo più sfrenato.
Scandaloso il clamore suscitato dal film (vietato ai minori di 14 anni? Perchè?), che testimonia ancora quanto la nostra società sia ridicola, chiusa e squallida, come se questo fosse il primissimo film omosessuale del mondo, come se fosse la Bibbia della diversità. Ma cos'è veramente diverso? Pur non parlando da eterosessuale, direi gli autori di alcuni commenti, da rinchiudere in ergastolo, per evitare che l'idiozia diventi contagiosa.
Riguardo alle recensioni mega-positive e al Leone D'Oro, io dico solo: De gustibus.
Io, intanto, per coloro che vorrebbero vedersi dei bei film sulla tematica, consiglierei tre veri capolavori: "Shortbus", "Amphetamine" e "Happy Together", quelli sì intensi ed esenti dallo stereotipo viaggiante, che tanto infanga molto cinema contemporaneo, o per restare nella filmografia del regista, molto meglio "Il Banchetto Di Nozze".
Musiche bellissime, comunque.
IL MIO VOTO: 4.0
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