Control
Gran Bretagna, 2007. Di Anton Corbijn. Con Sam Riley, Samantha Norton, Craig Parkinson, Joe Anderson, Alexandra Maria Lara, Harry Treadaway, Toby Kebbel, Tim Plester. Genere: Biografico/Drammatico. Durata: 126'
Delusione agghiacciante. Prendere un uomo fuori dal mondo come Ian Curtis e imbellettarlo di emozioni e storie d'amore senza nesso logico è veramente assurdo, come donare umanità ad un uomo che era bello anche per la sua assenza di umanità. Si parla poco della musica devastante che un gruppo oltrenatura come i Joy Division hanno saputo creare, soffermandosi più, con una certa superficialità, tra l'altro, sulle vicende sentimentali e non di Ian, mostrato mentre piange più volte, per descrivere la sua disperazione e la sua malattia: un espediente abbastanza facile per rappresentarne il dramma.
Il bianco e nero per descrivere la sua vita è bellissima come idea, ma rendetelo grezzo e cupo, non da fotografia di spot di Calvin Klein, con tutte quelle inquadrature ricercate da studente accademico che danno al film un pathos quasi televisivo. Sul finale si risolleva abbastanza, ma la chiusura del film lascia l'amaro in bocca. Concordo con chi ha detto che sulla sua vita poteva farci un film perfetto solo chi adopera l'astrazione (Tsai Ming-Liang, Derek Jarman), perchè questa sembra solo una rappresentazione didascalica di una vita, da compitino delle medie, fatto per fatto.
Eccellenti le interpretazioni del cast, ma da un film su una delle più grandi icone del rock ci si aspettava molto di più. Un flop.
IL MIO VOTO: 5.0
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