Gomorra
Italia, 2008. Di Matteo Garrone. Con Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Carmine Paternoster, Gigio Morra, Salvatore Abruzzese, Salvatore Cantalupo, Ciro Petrone, Marco Petrone. Genere: Drammatico. Durata: 132'
Definire quest'opera così complessa un documentario è riduttivo e superficiale, nonché fuori luogo, nonostante la ricerca dell'iperrealismo in contrasto con la rottura voluta tra spettatore e personaggi, costringendo chi vede alla miopia perchè mai potrà capire la realtà rappresentata. Lo strazio di un dramma si concretizza con una telecamera che pare spiare i suoi personaggi, terribilmente incapaci di ragionare sul futuro, miopi nelle loro azioni e massacrati dal senso del denaro prima della dignità.
Più che un film sulla mafia, "Gomorra" è una riflessione sulla fragilità umana, senza scene madri, senza spettacolarizzazioni, snocciolate nella loro essenza, dove le morti sono fulminee, ad opera di mani invisibili e colpi di pistola freddissimi, veloci, senza pietà. Un film che pare una discesa in un ascensore strapieno di gente, soffocante, eppure persino naif nei suoi dialoghi che paiono quasi improvvisati, realizzati alla perfezione per concretizzare meglio una realtà che si sposa con una regia mai così riuscita, mai così elegante, mai così indovinata.
Nessun attore professionista (a parte Toni Servillo), scelta di musiche volutamente kitsch sia per rendere maggiore realismo che per creare un contrasto tra la gioia del neomelodico napoletano e la brutale violenza (anche psicologica) con cui va avanti la vicenda. Da non perdere.
Finale sospeso che mette i brividi.
IL MIO VOTO: 8.5
Nessun commento:
Posta un commento